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Simona Gavinelli Il Registro G del Venerando Consorzio della Misericordia Maggiore di Bergamo redatto dal notaio Marc’Antonio Benaglio († 1641)
Trascrizione del codice Descrittione delle proprietà del Venerando Consortio della Misericordia Maggior di Bergamo fatta da Marc’Antonio Benaglio cancelliero di detta veneranda Misericordia cominciando l’anno 1612
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Vincenzo
Marchetti Presentazione Criteri di trascrizione Scheda codicologica
Vincenzo
Marchetti - Diego Polini Scheda codicologica di
Angelo Mazzi
Trascrizione del codice Descrizione di Bergamo in terza rima
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Rampollo di una ricca ed emergente famiglia bergamasca di mercanti di stoffe, Giovanni Paolo Pesenti (1579-1658) era un giovane intraprendente più interessato ai viaggi che al commercio: dopo aver visitato diversi paesi d’Europa, nel 1612 decise di partire per un pellegrinaggio in Terrasanta. A quell’epoca, a cavallo tra il massacro di Famagosta e l’estenuante guerra di Candia, i rapporti con il mondo musulmano si erano ulteriormente complicati rispetto ai tempi in cui da Venezia salpavano regolarmente galee cariche di pellegrini diretti al S. Sepolcro: il bergamasco dovette trovare mezzi alternativi per raggiungere Gerusalemme e ci volle un anno esatto per completare l’impresa. Il Pellegrinaggio di Gierusalemme è il resoconto dettagliato di questo viaggio, che portò il Pesenti dapprima in Siria, poi in Terrasanta (dove, compiute le “cerche”, fu investito Cavaliere del S. Sepolcro) ed infine, dopo oltre 1000 km a dorso di cammello, nel lontano Egitto, visitato quasi da moderno turista.
Per meglio definire il valore storico dell’impresa e del resoconto che la descrive, l’originale testo del Pesenti è preceduto da un’ampia storia dei pellegrinaggi in Terrasanta, dalle origini fino a quei primi anni del ’600.
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Donato Calvi (1613-1678), storico e letterato bergamasco, è autore dell'Effemeride sagro profana di quanto memorabile sia successo in Bergamo, sua diocese et territorio (1676-1678). Per la composizione di quest'opera attinse, tra le svariate fonti, a questo diario personale. La sua pubblicazione restituisce notizie, in parte inedite, relative al diarista, alla comunità religiosa di S. Agostino di cui Calvi fu priore, e alla città, disposte in una cronaca ricca di testimonianze su personaggi, luoghi ed eventi. Affioramento di un genere memorialistico privato coltivato da cittadini, il Diario contribuisce a valutare l'opera maggiore a stampa e ad apprezzarne la posizione nel suo genere, tra storiografia barocca e nuova erudizione.
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In questo volume l'Aneneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo ha tracciato la storia dell'antico monastero Vallombrosano del Santo Sepolcro e della Valle di Astino in Bergamo perché, nonostante la storia dei monaci si sia interrotta già alla fine del XVIII secolo, quel monastero, nelle sue strutture architettoniche, e quelle terre, e boschi, hanno continuato ad esistere. Il Compendio entra a far parte della Collana delle Fonti dell’Ateneo, perché nasce dall’esigenza di trovare le radici per collegare la storia alla attualità del suo tempo, con una struttura interna che consente di orientarsi tra la documentazione degli arichivi, attraverso il ricco apparato degli indici, ci guida alla ricognizione e alla consapevolezza di un passato che non può essere ridotto a mito, a nostalgica visione, a poesia salvifica, a semplificazione emotiva.
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