TRANSUMANISTI
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Divenire è il titolo di una serie di volumi incentrati sull’interazione tra lo sviluppo vertiginoso della tecnica e l’evoluzione biologica dell’uomo e delle altre specie, ovvero votati allo studio dei rapporti tra la tecnosfera e la biosfera. Gli autori, provenienti da diverse aree disciplinari e orientamenti ideologici, sviluppano la propria analisi con un occhio sempre attento al probabile esito finale di queste mutazioni casuali o pianificate: l’avvento del postumano. Sono dunque studi che sul piano temporale spaziano nel presente, nel passato e nel futuro, mentre sul piano della prospettiva disciplinare sono aperti a idee e metodi provenienti da diverse aree di ricerca, che vanno dalle scienze sociali alle scienze naturali, dalla filosofia all’ingegneria, dal diritto alla critica letteraria. Il volume è diviso in quattro sezioni principali: Attualità, Genealogia, Futurologia, Libreria. Nella sezione ‘Attualità’ compaiono studi attinenti a problematiche metatecniche del presente. La sezione ‘Genealogia’ è invece dedicata a studi storici sui precursori delle attuali tendenze transumaniste, futuriste, prometeiche – dunque sul passato della metatecnica. Nella sezione ‘Futurologia’ trovano spazio esplorazioni ipotetiche del futuro, da parte di futurologi di professione o di scrittori di fantascienza. La sezione ‘Libreria’ è infine dedicata alle analisi critiche di libri concernenti la tecnoscienza, il postumano, il transumanesimo. Nel numero 1/2008, per la sezione ‘Attualità’ abbiamo un intervento sui fondamenti dell’etica nell’era della tecnoscienza del filosofo Alberto Masala, ricercatore della Sorbona, ed un articolo del giurista Stefano Vaj sulla riproduzione artificiale. Nella sezione intitolata ‘Genealogia’, il lettore troverà un saggio del sociologo Riccardo Campa su Leon Trotsky e la sua visione ipertecnologica del socialismo, nonché uno studio del filosofo e giornalista Adriano Scianca sulla concezione superomistica dell’operaio elaborata da Jünger. Per quanto riguarda la ‘Futurologia’, il presente volume accoglie un articolo sulla singolarità tecnologica dello scrittore Giovanni De Matteo, vincitore del Premio Urania 2006 con il romanzo Sezione Pi-Quadro. Infine, nella ‘Libreria’ del numero 1/2008, vengono valutate due opere letterarie. Il Prof. Giuseppe Marcon, ordinario di Economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ci propone una dettagliata recensione del libro Etica della scienza pura di Riccardo Campa, mentre il giovane filosofo Francesco Boco si è assunto il compito di recensire l’interessante volume di Aldo Schiavone Storia e destino. | ||
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Il secondo volume di divenire si presenta più ricco in dimensioni e contenuti rispetto al primo, ma soprattutto si giova degli interventi di alcuni nomi illustri della cultura italiana e internazionale che alzano ulteriormente il livello qualitativo della rassegna. Per la sezione Attualità spicca innanzitutto l’intervento dell’epistemologo Angelo Maria Petroni che difende la tesi di una perfetta sintonia tra liberalismo politico e tecnologie biomediche potenzianti. Segue un saggio critico sui fondamenti filosofici dell’umanismo e del postumanismo di Roberto Marchesini, teso a demistificare la concezione “pura” ed essenzialista dell’umano tuttora dominante. Alberto Masala approfondisce poi il tema dell’approccio naturalistico all’etica in relazione alle mutazioni della stessa natura umana, dando seguito ad un discorso già iniziato nel primo numero. Il quarto intervento della sezione Attualità è rappresentato dal Manifesto dei transumanisti italiani, redatto dal sociologo Riccardo Campa, che è anche curatore di questo volume. L’autore cerca di realizzare una sintesi tra le varie visioni politiche e culturali confluite nel movimento transumanista, al fine di elaborare un programma condiviso. Nella sezione Genealogia si trovano tre saggi di notevole interesse. Il sociologo americano James Hughes identifica la presenza in nuce di idee transumaniste nel pensiero illuminista ed, in particolare, nelle opere di Diderot. Il giovane filosofo Francesco Boco rintraccia invece radici del transumanismo in un’area politico-culturale del tutto diversa, e in particolare nell’opera di un pensatore come Oswald Spengler. Infine, Emmanuele Pilia narra brevemente le vicende storiche dell’opera di Le Corbusier per arrivare a delineare l’influenza della stessa sui nuovi paradigmi dell’architettura. La parte dedicata alla Futurologia accoglie un contributo dello scrittore di fantascienza Giovanni De Matteo, volto a ricostruire gli orizzonti che emergono dai più noti film di science fiction e la filosofia che ha ispirato il lavoro dei registi. Ben quattro sono le recensioni pubblicate nella sezione Libreria. Domenico Dodaro espone i contenuti de La breve storia del futuro dell’economista liberalsocialista Jacques Attali, ex consigliere di Mitterrand e primo presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo; lo scrittore Sandro Battisti recensisce Semi-immortalità: il prolungamento indefinito della vita di Antonella Canonico e Gabriele Rossi; Stefano Vaj presenta e commenta invece i contenuti di Per farla finita con il nichilismo. Heidegger e la questione della tecnica di Guillaume Faye, intellettuale nietzschano già ideologo del GRECE; e infine Riccardo Campa propone una recensione del libro-intervista Dove va la biopolitica?, in cui il medesimo Stefano Vaj viene interrogato da Adriano Scianca in materia di rivoluzione biologica e transumanismo. Quattro punti di vista diversi, per interessi e provenienze personali, sulla trasformazione postumana, ma che ciononostante convergono su alcuni fondamentali giudizi di fatto e di valore. Forse quelli che sono davvero propri del transumanesimo. | ||
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Il terzo volume di Divenire - Rassegna di studi interdisciplinari sulla tecnica e il postumano - è dedicato interamente al futurismo. Quest’anno ricorre il centesimo anniversario della nascita di questo movimento culturale e non poteva presentarsi occasione migliore per mettere in luce le non poche affinità tra il futurismo storico e il transumanesimo contemporaneo. In particolare, gli autori del volume si sono concetrati - partendo da diverse prospettive ideologiche e disciplinari - su aspetti comuni ai due movimenti, come il culto della tecnologia, l’idea di uomo moltiplicato, la neofilia, l’esaltazione della giovinezza e della vitalità, la guerra all’invecchiamento e alla morte, la sfida alle stelle, il sogno di ricostruire l’universo, l’innovazione radicale degli ambienti e delle forme di comunicazione, lo spirito rivoluzionario. | ||
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Il tema dominante del quarto volume di Divenire è la rottura con l’umanesimo, religioso ma non solo, che caratterizza la nostra era tecnologica. La questione è affrontata da varie angolature, nella maggior parte degli articoli, e in molti casi viene individuato nell’Umanesimo prerinascimentale e rinascimentale –per il suo stretto legame con il paganesimo greco-romano – un punto di svolta nel percorso che ci consente oggi di riflettere su un possibile futuro postumano.
La scienza e la natura, di Luciano Pellicani La crisi dell’umanismo, di Gianni Vattimo Soggettività e ontopoiesi, di Roberto Marchesini | ||
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Il quinto volume di Divenire è interamente dedicato al tema dell’intelligenza artificiale. Gli autori hanno affrontato la questione da vari punti di vista, sulla base delle proprie competenze specialistiche, offrendo un’analisi ad ampio spettro che spazia dall’ingegneria alla filosofia, dalla sociologia alla futurologia. Il fronte più avanzato della ricerca scientifica si sta occupando da anni del problema della riproducibilità tecnica della coscienza e dell’autocoscienza, nonché delle capacità motrici e interattive delle macchine “intelligenti”. I risultati non sono interpretabili in senso univoco, ma diventa sempre più chiaro che il problema dell’intelligenza artificiale non è soltanto tecnico-ingegneristico. Da un lato, sono necessarie anche competenze nelle scienze umane (per esempio in linguistica, filosofia, psicologia, ecc.) per costruire la macchina. Dall’altro, si sente la necessità di analizzare nella prospettiva delle scienze sociali (economia, sociologia, politologia, ecc.) le conseguenze per l’intera società che queste invenzioni e scoperte producono. Il numero contiene i seguenti contributi: Intelligenze artificiose, di Stefano Vaj La maschera dell’intelligenza artificiale, di Salvatore Rampone Il problema filosofico dell’IA forte e le prospettive future, di Domenico Dodaro Cervelli artificiali? di Emanuele Ratti Automi e lavoratori. Per una sociologia dell’intelligenza artificiale, di Riccardo Campa Il nostro cervello cinese, di Danilo Campanella Alan Turing. Uno spirito transumanista, di Domenico Dodaro Passato, presente e futuro dell’intelligenza artificiale, di Bruno Lenzi Post-embodied AI, di Ben Goertzel Nanotecnologia. Dalla materia alle macchine pensanti, di Ugo Spezza Verso l’intelligenza artificiale generale, di Gabriele Rossi Ich bin ein Singularitarian. Recensione di La singolarità è vicina, di Giuseppe Vatinno | ||
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Etica della scienza pura è un poderoso volume di circa 600 pagine che ripercorre la storia del pensiero occidentale alla ricerca dei presupposti etici dell’impresa scientifica. Lo studio parte dal pensiero antico, precisamente dai racconti biblici e dalla filosofia greca, per arrivare alle ultime frontiere dell'ingegneria genetica e del transumanesimo. Durante il percorso, vengono analizzate le idee di molti scienziati e filosofi, tra i quali Socrate, Platone, Aristotele, Agostino, R. Bacone, Leonardo, Copernico, Bruno, Galileo, Campanella, Cartesio, F. Bacone, Diderot, Voltaire, La Mettrie, Condorcet, Saint-Simon, Comte, J. S. Mill, Spencer, Cattaneo, Hegel, Marx, Nietzsche, Enriques, Bachelard, Popper, Durkheim, Weber, Merton, Barnes, Dolby, Feyerabend, Prelli, Mitroff, Lyotard, Monod, Sztompka e Bunge. | ||
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Mutare o perire rappresenta la prima monografia sul transumanesimo pubblicata in Italia, a firma peraltro di uno dei più autorevoli esponenti di questa corrente di pensiero a livello mondiale. La sfida del transumanesimo si sostanzia nell’azione volta a garantire lo sviluppo delle tecnologie più rivoluzionarie e l’accesso generalizzato alle stesse. Evoluzione autodiretta, lotta all’invecchiamento, estensione radicale della vita, potenziamento dell’uomo, ibridazioni uomo-macchina e uomo-animale, clonazione, sospensione crionica, cellule staminali, robotica, intelligenza artificiale, mind uploading e singolarità tecnologica sono solo alcuni degli argomenti affrontati dall’autore, in una prospettiva sempre attenta alle dimensioni filosofiche e sociologiche della trasformazione postumana. | ||
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