Questo volume mette a tema il luogo, avvicinato attraverso concetti che rimandano a due paradigmi discorsivi che riteniamo cruciali: la corporeità e la testualità. Parleremo allora di concrezioni, di strati e addensamenti; ci confronteremo con i depositi materiali immaginari che saldano lo spazio al tempo. Nel tempo i luoghi accumulano segni, cultura, storia, proiezioni ideologiche ed estetiche, memoria e progetto, macerie e intimazioni utopiche. In questo senso possono dirsi testi, sistemi dinamici di segni – fisici e tangibili quanto impalpabili e immaginari per come possono esserlo le idee: testi su cui continuare a scrivere e leggere, da interrogare, interpretare, risignificare. La riflessione ha un carattere interdisciplinare: riunisce studiosi di letteratura e geografi, filosofi e architetti del design interessati al tema dello spazio, della sua rappresentazione e comunicazione attraverso le differenti tipologie di testi – letterari, figurativi, mediatici – che ne hanno delineato la fisionomia. Alla città, luogo che più esemplarmente incorpora la pietra e la “stoffa di cui son fatti i sogni”, è dedicata una cospicua parte dei contributi. Di questo precipitato di concrezioni materiali/immateriali gli studiosi qui convocati hanno provato a indagare le superfici e gli spessori, interrogando un senso stratigrafico ed evolutivo continuamente rinegoziato tra memoria, topografia e orizzonti dell’altrove.
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