Paolo Gaffuri
(1849-1931) è noto per essere stato nel 1893 il fondatore dell’Istituto
Italiano d’Arti Grafiche e per aver ideato con Arcangelo Ghisleri e pubblicato
presso l’Istituto, a partire dal 1895, la rivista “Emporium”, che riscosse un
notevole successo internazionale per la novità dei contenuti, la qualità della
veste grafica, l’importanza data alle immagini, la vastità di orizzonti,
implicita nel sottotitolo “Rivista mensile illustrata d’arte letteratura
scienze e varietà”. Sul Gaffuri direttore dell’Istituto e su “Emporium”
disponiamo di una buona bibliografia. Sono rimasti invece sino ad oggi
pressoché sconosciuti gli anni di Gaffuri giovane imprenditore tipografo ed
editore. Questo volume cerca di colmare tale lacuna. Grazie ad una attenta analisi
di fonti inedite, i due Autori ricostruiscono l’attività di Gaffuri dal momento
della sua formazione in qualità di apprendista tipografo presso la ditta
Pagnoncelli a quello dell’inizio e del primo sviluppo della sua attività
professionale con la fondazione della ditta “Gaffuri e Gatti”. Emerge in
parallelo uno spaccato molto interessante dei gruppi intellettuali attivi a
Bergamo all’indomani dell’Unità italiana.
La pubblicazione
vede la luce nella collana Contributi della Borsa di studio “avv. Alessandro
Cicolari”. Nell’estate del 2008 gli Eredi
dell’avvocato, noto e apprezzato giuslavorista, hanno istituito una Borsa di
studio dedicata alla memoria del congiunto scomparso nel 2007, destinata a
promuovere e a pubblicare ricerche e studi di storia locale.
Il bando della Borsa prevede
l’eventualità della pubblicazione dei risultati storiografici raggiunti qualora
questi siano giudicati meritevoli. Ed è quanto Archivio Bergamasco, l’ente che
gestisce per incarico degli Eredi la Borsa di studio, ha stimato opportuno fare
con la ricerca prodotta da Italo Mazzoleni Bonaldi e Alessandro Angelo Persico.
La pubblicazione del lavoro è la modalità migliore per valorizzare,
divulgandola, l’interessante ricerca dei due giovani studiosi. La pubblicazione
vuole essere al tempo stesso un omaggio alla memoria dell’illustre avvocato.
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