Il saggio ripercorre il sodalizio
artistico-affettivo fra la scrittrice e fotografa Lucy Renée Mathilde Schwob,
alias Claude Cahun (1894-1954), e l’illustratrice e scenografa Suzanne
Malherbe, alias Marcel Moore (1892-1972), caratterizzato da un incessante
interscambio tra parola e immagine.
Alla scrittura di Claude Cahun fanno
fronte, specularmente, i disegni e i fotomontaggi della compagna e, sempre da
uno sguardo speculare, muovono gli autoritratti fotografici dell’artista
scattati da Suzanne Malherbe.
A partire dall’analisi dei motivi iconici
che compogono il simbolo visivo con cui le artiste sanciscono l’esclusività
della loro unione, si approda alla convinzione che solo tramite Marcel Moore –
intesa come irrinunciabile Altro medium di sé stessa –, Claude Cahun riesca a
divenire l’assoluta protagonista della propria opera, sino ad abbattere ogni
barriera tra realtà ed arte.
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