La lezione storica della scuola francese de "Les Annales" ha spiegato
bene l'essenzialità di certe storie "minori", dei microcosmi sociali,
dei punti di vista originali delle storie materiali. Il racconto su
Schilpario ne è conferma. L'autore non è uno storico professionista
(naturalmente) ma dello storico ha la passione per la memoria e
l'inclinazione alla ricostruzione minuziosa di date, dati, fatti. Mette
insieme tecniche produttive e dimensioni sociali del lavoro minerario e
con la forza dell'esperienza vissuta e della persistenza dei ricordi
restituisce al lettore uomini, progetti, speranze. La tecnica si fa
racconto e diviene racconto corale di una realtà importante per la
comunità di Schilpario.
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