Al di qua del telo. Pensieri sull'anestesia

Collana: Ricerca e Storia

€ 12.00

Questo libro nasce dal bisogno di “riordinare” un po’ di idee personali sull’anestesia maturate dall’Autore nel corso degli anni. Sorprendente è stato scoprire che, di molte delle impressioni soggettive, vi era già conferma o quanto meno molti punti di contatto – anche se non in riferimento all’Anestesia – nell’opinione di illustri Pensatori odierni e del passato, oltre che di molti colleghi del presente.
Questo piccolo saggio è concepito per due diverse categorie di Lettore. La prima – dei giovani anestesisti – per favorire una loro conoscenza di molti degli aspetti “non-dottrinali” della professione. La seconda per aprire a chiunque altro lo desideri la conoscenza del mondo anestesiologico.
Per far questo l’Autore si avvale di uno stile molto diretto con il Lettore, al quale si rivolge semplicemente, con brevi riflessioni e suggestioni, talora esistenziali, talora mutuate da riferimenti bibliografici, ma sempre derivate dalla concreta esperienza professionale.
Giocando con un intreccio di significati ed analogie, l’Autore idealmente getta un ponte con la cultura umanistica e tenta di ricondurre una branca prettamente tecnologica come l’Anestesia all’interno di una dimensione “nuova”, ricollegando virtualmente le origini della medicina alle origini del sapere filosofico. Questo lavoro non viene proposto in alternativa al convenzionale, sterilmente nostalgico o “contro” qualcosa o qualcuno, bensì “a favore” di ciò che è inerente la professione, in modo costruttivo, complementare  e perciò potenzialmente creativo.


Titolo: Al di qua del telo. Pensieri sull'anestesia


Autore: Salvatore Giorgio Bardellini


Anno: 2012


ISBN: 978-88-6642-049-1


Pagine: 102


Collana: Ricerca e Storia


DESCRIZIONE

Questo libro nasce dal bisogno di “riordinare” un po’ di idee personali sull’anestesia maturate dall’Autore nel corso degli anni. Sorprendente è stato scoprire che, di molte delle impressioni soggettive, vi era già conferma o quanto meno molti punti di contatto – anche se non in riferimento all’Anestesia – nell’opinione di illustri Pensatori odierni e del passato, oltre che di molti colleghi del presente.
Questo piccolo saggio è concepito per due diverse categorie di Lettore. La prima – dei giovani anestesisti – per favorire una loro conoscenza di molti degli aspetti “non-dottrinali” della professione. La seconda per aprire a chiunque altro lo desideri la conoscenza del mondo anestesiologico.
Per far questo l’Autore si avvale di uno stile molto diretto con il Lettore, al quale si rivolge semplicemente, con brevi riflessioni e suggestioni, talora esistenziali, talora mutuate da riferimenti bibliografici, ma sempre derivate dalla concreta esperienza professionale.
Giocando con un intreccio di significati ed analogie, l’Autore idealmente getta un ponte con la cultura umanistica e tenta di ricondurre una branca prettamente tecnologica come l’Anestesia all’interno di una dimensione “nuova”, ricollegando virtualmente le origini della medicina alle origini del sapere filosofico. Questo lavoro non viene proposto in alternativa al convenzionale, sterilmente nostalgico o “contro” qualcosa o qualcuno, bensì “a favore” di ciò che è inerente la professione, in modo costruttivo, complementare  e perciò potenzialmente creativo.