Animali Mitologici Bergamaschi

Collana: Ricerca e Storia

€ 14.50

Tutto è cominciato tre anni fa da dieci insulti. Con un incipit folgorante:”Per un bergamasco l’insulto non è un’offesa, è una constatazione“. Come a dire che se ti danno del cretino, è perché lo sei.
Ecco qui che attraverso modi di dire, espressioni ed insulti si indagano le capacità comunicative bergamasche (…) ridendo della lapidaria precisione descrittiva. Attraverso disegni e ironiche descrizioni si conosceranno i Cà de tréfola, i ligurù, le puine ciciade e tanti altri animali che stranamente trovano i natali fra i confini orobici.

Questa non è un’operazione filologica, e non ha pretese scientifiche. Abbiamo solo recuperato dalle nebbie del passato alcuni epiteti che raccontano il legame con la natura e una certa ruvida ironia tipica del bergamasco, con l’efficacia espressiva del dialetto.
Alcuni dei significati sono stati faticosamente ricostruiti, altri sono inventati, di altri ancora si è discusso e si discute ancora.
Chiediamo venia per gli errori e le omissioni. D’altronde, rischiamo solo l’affettuoso appellativo di “àsegn”.

testi di Ezio Foresti ed illustrazioni di Emanuele Tomasi


Titolo: Animali Mitologici Bergamaschi


Autore: Vecchio Daino, Emanuele Tomasi


Anno: 2017


ISBN: 978-88-6642-256-3


Pagine: 108


Collana: Ricerca e Storia


DESCRIZIONE

Tutto è cominciato tre anni fa da dieci insulti. Con un incipit folgorante:”Per un bergamasco l’insulto non è un’offesa, è una constatazione“. Come a dire che se ti danno del cretino, è perché lo sei.
Ecco qui che attraverso modi di dire, espressioni ed insulti si indagano le capacità comunicative bergamasche (…) ridendo della lapidaria precisione descrittiva. Attraverso disegni e ironiche descrizioni si conosceranno i Cà de tréfola, i ligurù, le puine ciciade e tanti altri animali che stranamente trovano i natali fra i confini orobici.

Questa non è un’operazione filologica, e non ha pretese scientifiche. Abbiamo solo recuperato dalle nebbie del passato alcuni epiteti che raccontano il legame con la natura e una certa ruvida ironia tipica del bergamasco, con l’efficacia espressiva del dialetto.
Alcuni dei significati sono stati faticosamente ricostruiti, altri sono inventati, di altri ancora si è discusso e si discute ancora.
Chiediamo venia per gli errori e le omissioni. D’altronde, rischiamo solo l’affettuoso appellativo di “àsegn”.

testi di Ezio Foresti ed illustrazioni di Emanuele Tomasi