Edizione sinottica del Vangelo di Giovanni in gotico del Codex Argenteus

Collana: Ricerca e Storia

€ 25.00

Il vescovo ariano visigoto Vulfila tradusse la Bibbia in gotico nel IV secolo in Mesia (attuale Bulgaria); la traduzione gotica dei Vangeli ci è stata tramandata nel prezioso Codex Argenteus Upsaliensis, scritto su fogli di pergamena color porpora con inchiostro d’argento e d’oro nel regno ostrogoto d’Italia agli inizi del VI secolo, sotto Teoderico il Grande.
Il volume presenta l’edizione semidiplomatica del Vangelo di Giovanni, il cosiddetto “Vangelo spirituale”, del Codex Argenteus, insieme a testi di raffronto, uno greco e uno latino, quest’ultimo dal Codex Brixianus del VI secolo, anch’esso color porpora, anch’esso scritto in argento e oro; lo scopo è di far luce sulla storia testuale del Vangelo gotico, sia in relazione al testo-fonte (il Vangelo greco) che alla tradizione latina coeva. I rapporti testuali della tradizione gotica con la tradizione greca e, soprattutto, con quella latina, sono al centro dell’analisi che accompagna l’edizione, insieme ad altri aspetti riguardanti la dimensione fisica del codice, gli usi grafici, la tecnica di traduzione e le citazioni giovannee contenute nel trattato teologico in gotico del VI secolo noto come Skeireins.


Titolo: Edizione sinottica del Vangelo di Giovanni in gotico del Codex Argenteus


Autore: Marusca Francini


Anno: 2009


ISBN: 978-88-96333-10-5


Pagine: 306


Collana: Ricerca e Storia


DESCRIZIONE

Il vescovo ariano visigoto Vulfila tradusse la Bibbia in gotico nel IV secolo in Mesia (attuale Bulgaria); la traduzione gotica dei Vangeli ci è stata tramandata nel prezioso Codex Argenteus Upsaliensis, scritto su fogli di pergamena color porpora con inchiostro d’argento e d’oro nel regno ostrogoto d’Italia agli inizi del VI secolo, sotto Teoderico il Grande.
Il volume presenta l’edizione semidiplomatica del Vangelo di Giovanni, il cosiddetto “Vangelo spirituale”, del Codex Argenteus, insieme a testi di raffronto, uno greco e uno latino, quest’ultimo dal Codex Brixianus del VI secolo, anch’esso color porpora, anch’esso scritto in argento e oro; lo scopo è di far luce sulla storia testuale del Vangelo gotico, sia in relazione al testo-fonte (il Vangelo greco) che alla tradizione latina coeva. I rapporti testuali della tradizione gotica con la tradizione greca e, soprattutto, con quella latina, sono al centro dell’analisi che accompagna l’edizione, insieme ad altri aspetti riguardanti la dimensione fisica del codice, gli usi grafici, la tecnica di traduzione e le citazioni giovannee contenute nel trattato teologico in gotico del VI secolo noto come Skeireins.