Tabucchi e l’inquietudine. Domanda di un senso possibile

Collana: Ricerca e Storia

€ 12.00

Il percorso lungo il filo dell’inquietudine inizia con una domanda: è possibile parlare di poetica dell’inquietudine in Antonio Tabucchi? In che modi e con quali esiti tale nodo semantico attraversa la riflessione teorica, poetica e l’universo narrativo dell’autore? Il tentativo di risposta che queste pagine tracciano non deve essere inteso in modo definitivo o conclusivo. La questione dell’inquietudine in Tabucchi è, per sua natura stessa, la navigazione in divenire, la mappatura sempre approssimativa di un’affabulazione interrogativa che non fornisce risposte. Che inquieta proprio nel suo recedere di ogni possibile risposta. Le pagine seguenti tracciano l’itinerario, la narrazione di una doppia inquietudine: quella di Tabucchi, che egli affida ai suoi testi e ai suoi personaggi; ed, in filigrana, quella di ogni lettore delle sue narrazioni, che deve attraversare un abisso di domande, nostalgie e straniamento. Incontrarwe le pagine di Antinio Tabucchi, infatti, ha significato e significa essere sempre disponibili ad inquietarsi, sino a lasciarsi abitare dai lumi pericolosi dell’angoscia.


Titolo: Tabucchi e l’inquietudine. Domanda di un senso possibile


Autore: Veronica Frigeni


Anno: 2020


ISBN: 978-88-6642-365-2


Pagine: 112


Collana: Ricerca e Storia


DESCRIZIONE

Il percorso lungo il filo dell’inquietudine inizia con una domanda: è possibile parlare di poetica dell’inquietudine in Antonio Tabucchi? In che modi e con quali esiti tale nodo semantico attraversa la riflessione teorica, poetica e l’universo narrativo dell’autore? Il tentativo di risposta che queste pagine tracciano non deve essere inteso in modo definitivo o conclusivo. La questione dell’inquietudine in Tabucchi è, per sua natura stessa, la navigazione in divenire, la mappatura sempre approssimativa di un’affabulazione interrogativa che non fornisce risposte. Che inquieta proprio nel suo recedere di ogni possibile risposta. Le pagine seguenti tracciano l’itinerario, la narrazione di una doppia inquietudine: quella di Tabucchi, che egli affida ai suoi testi e ai suoi personaggi; ed, in filigrana, quella di ogni lettore delle sue narrazioni, che deve attraversare un abisso di domande, nostalgie e straniamento. Incontrarwe le pagine di Antinio Tabucchi, infatti, ha significato e significa essere sempre disponibili ad inquietarsi, sino a lasciarsi abitare dai lumi pericolosi dell’angoscia.